News

La voltura catastale non comporta necessariamente accettazione tacita dell’eredità : un nuovo orientamento si fa strada.

La voltura catastale non comporta necessariamente accettazione tacita dell’eredità : un nuovo orientamento si fa strada.

  • 05 Feb 2019

Commento a Cassazione Civile, ord., 19 dicembre 2018, n. 32770.

Nel nostro ordinamento l’eredità può essere accettata, oltre che in maniera espressa, anche tacitamente, cioè compiendo un atto che presuppone necessariamente la volontà di accettare e che non si avrebbe il diritto di fare se non in qualità di erede. Fra questi atti, per molto tempo, la giurisprudenza ha incluso la voltura catastale (ovvero la domanda di modifica dei dati anagrafici dell’intestatario di un diritto reale su di un bene immobile accatastato presso l’Agenzia del Territorio), sulla considerazione che tale adempimento, da parte dei chiamati all’eredità, avesse effetti non solo fiscali (ai fini del pagamento delle imposte) ma anche civili (allo scopo di accertare la proprietà ed i relativi passaggi).

Di recente, però, si è formato un orientamento critico di tale posizione, secondo il quale la voltura catastale, effettuata presso l’ufficio del catasto, avrebbe solo effetti fiscali, ma non civili, perché tale atto non sarebbe in grado di attribuire la proprietà di beni ereditari in capo ai chiamati, competenza che spetta, invece, alle conservatorie dei registri immobiliari.

Una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione pare seguire questo ultimo indirizzo, affermando che la voltura catastale, da parte dei chiamati all’eredità, non comporta necessariamente un’accettazione tacita dell’eredità, ma bisogna valutare caso per caso il comportamento complessivo del chiamato. Difatti, se in seguito alla voltura il soggetto che l’abbia eseguita mostra un palese disinteresse per l’eredità o addirittura vi rinuncia (come nel caso oggetto della pronuncia in esame) si dovrebbe escludere che sia avvenuta un’accettazione tacita dell’eredità.

A parere di chi scrive, questo nuovo orientamento risulta più equo e prudente, poiché far derivare, incondizionatamente, dalla semplice voltura catastale effettuata dai chiamati, un’accettazione tacita dell’eredità, appare una forzatura eccessiva della norma di legge, anche considerando che si tratta di un adempimento obbligatorio in occasione della denuncia di successione o comunque nei trenta giorni successivi, in mancanza del quale sono previste sanzioni a carico degli inadempimenti.

Attribuire, invece, solo un valore presuntivo, ma non decisivo, alla voltura catastale, come fatto dalla pronuncia in commento, sembra essere un giusto bilanciamento dei vari interessi in gioco.

Avv. Francesco Gianfreda

Francesco Gianfreda
Avv. Francesco Gianfreda

Assistenza qualificata nell'interpretazione dei testamenti

Francesco Gianfreda

Benvenuto nel mio Studio.

Sono a tua completa disposizione per aiutarti nelle problematiche relative alle successioni ereditarie e all’interpretazione dei testamenti.

Richiedi una Consulenza

Facebook

Il nostro studio è sempre pronto ad offrirti la migliore soluzione!

Contattaci se hai bisogno di una consulenza sulla tua situazione ereditaria!

Richiedi una consulenza