
Acquisto casa con denaro dei genitori? E’ donazione indiretta dell’immobile
Capita di frequente, nella pratica, che i genitori provvedano all’acquisto della casa ai propri figli, allo scopo di beneficiare quest’ultimi, quando non hanno i mezzi per farlo autonomamente.
Il beneficio può essere attuato, ad esempio, versando al figlio la somma di denaro necessaria all’acquisto, oppure intervenendo direttamente nell’atto di vendita per pagare il prezzo al venditore, ovvero comprando la casa e intestandola al figlio.
In questi casi, è evidente l’intenzione dei genitori di beneficiare i propri figli attraverso una donazione.
Ci si è chiesti, però, quale sia il reale oggetto di questa donazione: il denaro utilizzato per l’acquisto della casa oppure la casa stessa?
La soluzione è importante perché ha dei risvolti in materia ereditaria, per capire, una volta aperta la successione del genitore, se nel calcolo del patrimonio ereditario vada inclusa la somma di denaro utilizzata per l’acquisto o la casa comprata.
La giurisprudenza si è orientata per la seconda soluzione, quindi ritiene che nelle ipotesi in cui un genitore abbia erogato denaro allo specifico scopo di far acquistare un immobile al proprio figlio, si ha una donazione indiretta dell’immobile dal genitore al figlio e non, invece, una donazione della somma di denaro utilizzata per l’acquisto.
In questo senso si è espressa la recente sentenza della Corte di Appello di Roma n. 746/2023, in conformità con quanto già stabilito dalla Cassazione con le pronunce n. 9379/2020, n. 11491/2014, n. 31978/2018, n. 13619/2017, n. 17604/2015.
Per evitare che sorgano conflitti tra i futuri eredi, causati da queste donazioni, è opportuno che i genitori mettano in atto determinati accorgimenti, da valutare caso per caso, con il supporto di un professionista del settore.
Avv. Francesco Gianfreda